Una delle maggiori preoccupazioni riguardo le creme solari è la grande quantità di sostanze chimiche in esse presenti che, spesso, sono fonte d’intossicazione, allergie, reazioni cutanee più o meno gravi. Questi stessi componenti sono stati da più parti sospettati anche di essere cancerogeni.
Un’alternativa naturale e potenzialmente priva di effetti avversi potrebbe arrivare dalla soia. Il segreto, secondo il dottor Joseph Laszlo, sta nel convertire l’olio di soia in una protezione solare con principio attivo a base biologica. Questi composti sono i cosiddetti gliceridi della soia feruloyl (FSG).
A detta dei ricercatori, questo prodotto potrebbe sostituire degnamente gli ingredienti derivati dal petrolio attualmente impiegati nella produzione di filtri, creme solari e prodotti di bellezza.
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Tutto ciò, fa notare il dottor Laszlo, porterebbe un nuovo impulso al settore delle creme di bellezza e solari che è in forte espansione a causa del pericolo sempre maggiore derivante dall’esposizione, spesso indiscriminata, ai raggi solari nocivi.
Un prodotto naturale non solo è benefico per la salute della persona, sottolinea Laszlo, ma anche per l’ambiente.
Ci sono infatti sostanze utilizzate per l’attuale produzione di queste creme che danneggiano anche l’ambiente: «Una, per esempio, è una sostanza nota come Oxybenzone che è un sospetto ormone distruttore che potrebbe contribuire alla rottura della riproduzione delle specie acquatiche. Stiamo cercando di fornire prodotti per la cura della pelle d’ispirazione naturale che evitino preoccupazioni per problemi di salute e al tempo stesso abbiano meno impatto ambientale negativo», ha dichiarato Laszlo.
Alcuni ingredienti delle attuali creme solari possono interagire con il processo di produzione di Specie Reattive dell’Ossigeno (ROS) e scatenarlo quando si è esposti ai raggi solari UVA, danneggiando potenzialmente il Dna.
Questo nuovo olio, invece, è in grado di proteggere la pelle sia dai raggi UVA che UVB (i più dannosi) senza provocare gli effetti indesiderati classici delle sostanze sintetiche.
Per ottenere questo si utilizza l’acido ferulico che combinato con olio vegetale produce un materiale resistente all’acqua capace di assorbire sia gli UV-A che gli UVB.
Oltremodo, questo innovativo prodotto può anche essere usato come un anti-invecchiamento e anti-rughe, ha aggiunto il dr. Laszlo.
I risultati dello studio sono stati presentati al 239° Congresso Nazionale della American Chemical Society.