Di Maria Serena Patriarca, travel vlogger Web Tv Viaggi e Volti Travels and People Discovery, YouTube
Alzi la mano chi, durante le feste natalizie, non ha ecceduto con qualche piccolo “stravizio” alimentare. E il fatto di trascorrere molto tempo in casa, specialmente nei giorni “rossi”, non ha contribuito certo a farci restare in forma.
Dopo l’Epifania, che tutte le feste porta via come dice il proverbio, c’è voglia più che mai di remise en forme. Ecco perché praticare lo yoga può essere davvero di aiuto, anche in maniera soft e gratificante, senza sforzi eccessivi per il corpo, per riacquistare il giusto equilibrio “body & mind”.

Abbiamo chiesto a Janine Claudia Nizza, icona del Vinyasa Flow in Italia, qualche consiglio su come questo particolare stile di yoga può rivelarsi una sorprendente pratica non solo per allungare i muscoli e tonificare il fisico, ma anche per ricalibrare le nostre emozioni e prendere consapevolezza, attraverso il respiro del nostro “fluido” di energia interiore.
Janine Claudia Nizza, che ha la qualifica di insegnante Vinyasa Yoga Flow ERYT 500 PLUS, si occupa di lezioni online sia di gruppo sia singole (su Zoom), ma anche di Formazione di Insegnanti Vinyasa Yoga Flow 250 RYT PLUS (per info: www.yogaflow.it).

Come spiega Janine “specialmente quest’anno abbiamo vissuto le feste di Natale in casa, con poco tempo trascorso all’aperto, e certo non è stato semplice bruciare le calorie dei lunghi pranzi!!”. I consigli da lei suggeriti per tornare in forma con il corpo e la mente, praticando Vinyasa Yoga Flow, sono semplici ma efficaci:
-Al mattino bere, a digiuno, un bicchiere di acqua calda per favorire la depurazione del corpo.
-Prima di colazione fare un Pranayama Ujjayi (una particolare tecnica di respiro con le narici) per facilitare l’ossigenazione di tutte le cellule.
-Poi iniziare un gentile ed energico Vinyasa Flow incentrato sul Saluto al Sole e il Saluto alla Luna.
– In seguito allungare muscoli e tendini con le asana in piedi: per esempio i triangoli e le balancing poses.
– Infine rilassarsi con posture a terra per ridurre l’intensità del Vinyasa, praticando asana (posture) più semplici che consentono uno stretching profondo.
Last but not least Janine ricorda che dovremmo arrivare “a percepire con il nostro corpo/mente l’equilibrio e la serenità nella postura finale Shavasana, stesi sul tappetino, che lo yoga ci dona per ultima, al termine della pratica salubre e dinamica, smaltendo le tossine residue e restituendoci gioia e consapevolezza”.
Maria Serena Patriarca